Mi chiamo Erre, ho più di trent’anni e per un po’ mi sono guadagnato da vivere raccontando storie terribili.
Ho studiato la storia, la geografia, l’arte e la letteratura. In passato ho lavorato come cameriere, facchino, segretario. Poi mi sono dedicato a impieghi via via sempre più improbabili. Non ero un cameriere né un uomo di fatica e tanto meno un impiegato. Ero un’altra cosa. Ora sono niente. Inutile continuare a parlarne.
In qualche modo mi ritengo fortunato. La gente rimane sempre molto impressionata dal fatto che leggo parecchio. Quasi nessuno capisce che lo faccio per puro piacere. Se mi fosse piaciuto il gioco d’azzardo, mi sarei dato compulsivamente alle slot machine. Per fortuna mi interessano i libri. Insomma, ho un gran culo.
Anni fa ho scritto un racconto e ho partecipato a un concorso. La mia storiella è stata selezionata e pubblicata da una piccolissima casa editrice. E’ stato il giorno più bello della mia vita. Dopo di allora, non ho più scritto un rigo di narrativa.
Scrivo per lavoro, ma questa è un’altra storia.
Non ho mai finito “L’uomo senza qualità“, ma ho letto almeno dieci volte “Bastogne”.
Se fossi stato Buzzati, dopo “Barnabo delle montagne“, mi sarei ritirato a vita privata sulle Dolomiti e mi sarei ammazzato di seghe. In ogni caso, non sono Buzzati. Anche se ci ho messo una vita a farmene una ragione.
Detesto l’idea che la mia immagine finisca in rete. E per questo motivo, probabilmente, non posterò mai foto che mi ritraggono. La cosa, fra l’altro, sarebbe di nessun interesse.
In ogni caso, considerato che su questo blog esprimo opinioni personali, sarò sempre pronto a metterci la faccia. Se credete di avere una buona ragione per farlo, contattatemi in privato e avrete tutte le risposte che desiderate.
@casalibri