Una sera preparai del mole rosso e io e Arturo mangiammo con le finestre aperte perché faceva molto caldo, era sicuramente piena estate, e di colpo, dalla strada, arrivò un boato enorme, come se tutta la città fosse uscita a protestare per qualcosa, ma in realtà non protestavano per nulla, festeggiavano semplicemente una vittoria della squadra di calcio. Io avevo apparecchiato e mi ero impegnata col mole, ma il rumore della strada era così grande che non riuscivamo nemmeno a sentire quel che dicevamo, per cui fummo costretti a chiudere la finestra. Faceva caldo e il pollo con il mole rosso era venuto molto piccante. Arturo sudava, io sudavo, di colpo tutto andò di nuovo in pezzi e mi misi a piangere.