Appunti

Elogio dei campi di lavoro

 

 

Casalibri-Terminus Radioso

Persino i filosofi più ottusi ammettono che il rinchiudersi da soli all’interno del campo è divenuto ormai il più bel gesto di libertà che sia possibile compiere da parte di una donna o di uomo umani su questo pianeta. Il campo di lavoro diventa l’unico luogo al mondo in cui il destino non delude nessuno, a tal punto esso è conforme a ciò che si è in diritto di aspettarsi. (Matthias Boyol) Continue reading

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Appunti

Solenoide, l’arte dell’addestramento delle pulci o della prestidigitazione

 

Solenoide, Cartarescu, Casalibri

Il racconto della mia vita, per come lo vorrei cominciare oggi, è il racconto della vita di un anonimo. Appunto per questo va scritto, perché se non lo scrivo io, l’unica persona per la quale essa significa qualcosa, non lo scriverà nessuno.  Continue reading

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Appunti

Solamente gli sfigati muoiono

Turbolenza

Mentre aspettavano i loro pad thai, accennarono per la prima volta alla malattia: lei gli chiese come si sentisse. 

<<Bene>> disse lui, stringendosi nelle spalle. Tra loro c’era ancora quella piccola ferita aperta. All’epoca della diagnosi, in gennaio, lui non le aveva detto di avere il cancro. Miranda era venuta a saperlo dalla nonna, che viveva in Spagna. <<Perché ho dovuto scoprirlo da lei?>> gli aveva chiesto. Lui non le aveva risposto, e da allora non si erano quasi più rivolti la parola. Tornarono sull’argomento mentre aspettavano di mangiare. <<Ero imbarazzato>> disse lui. <<Lo so che non suona molto convincente>>.  Continue reading

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Appunti

La mia famiglia e altri animali

In quei primi giorni di esplorazione Roger era il mio compagno inseparabile. Insieme ci avventuravamo sempre più lontano, scoprendo silenziosi e remoti uliveti che bisognava esplorare e ricordare, facendoci strada in mezzo a un dedalo di mirti pieni di merli, inoltrandoci in valli anguste dove i cipressi gettavano un manto d’ombra misteriosa e color inchiostro. Continue reading

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Appunti

Lincoln nel Bardo, o di due realtà transitorie che hanno maturato un sentimento reciproco

Ecco, devo dire, Elson – perdonami se t’interrompo – che io non vengo da esperienze dure come quelle che hai descritto. Mr Conner e la sua brava moglie, e tuti il loro figli e nipoti, per me erano come una famiglia. Non mi hanno mai separato da mia moglie né dai mie figli. Mangiavamo bene, non ci picchiavano mai. Ci avevano dato una casetta gialla, piccola ma graziosa. Una buona soluzione, a conti fatti. Tutti gli uomini sono soggetti a limitazioni delle loro libertà; nessuno è del tutto libero. Io (mi pareva il più delle volte) stavo semplicemente vivendo una versione esagerata della vita di chiunque: adoravo mi a moglie e i nostri figli, e facevo quel che farebbe qualunque lavoratore, agivo per il loro bene e per continuare a vivere tutti insieme in allegria; ovvero mi sforzavo di essere un sevo bravo e onesto presso delle persone che erano, per nostra fortuna, brave e oneste. Continue reading

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Appunti

Sei solo un proletario con un completo tre bottoni

“Guardati attentamente allo specchio, David. Cosa vedi? Qualcuno che non ti piace granché. Quando avevi vent’anni ti accettavi con i difetti e tutto. Poi è iniziato il disincanto. A trent’anni la tua tolleranza si stava esaurendo. Non eri del tutto affidabile, e sapevi di essere incline al compromesso. Il futuro stava già allontanandosi, i sogni luminosi scivolavano sotto l’orizzonte. E adesso sei solo una quinta teatrale, basterebbe una spinta e l’intera scena crollerebbe ai tuoi piedi. A volte hai l’impressione di vivere la vita di qualcun altro, in una strana casa che hai affittato per sbaglio. Il ‘te’ che sei diventato non è il tuo vero io”. Continue reading

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Letture

Luca Bernardi – Medusa: “Storia di una mente in liquefazione”

Un romanzo graffiante ed elettrico che percorre le strade imprevedibili della follia ” (Tunué).

casalibri-medusa-luca-bernardi

Luca Bernardi – Medusa – Tunué

“Questa <<Medusa>> ha il potere di pietrificare il linguaggio”

Paolo Sortino, Il Giornale


di CasaLibri

Romanzo di formazione, noir, racconto post-adolescenziale o di fantascienza: trovare un genere letterario nel quale incasellare un libro come “Medusa” è una impresa pressoché impossibile. Il lavoro d’esordio del venticinquenne Luca Bernardi, edito da Tunué nella collana curata da Vanni Santoni, è infatti materia talmente viva da non adattarsi per nulla alle solite, asfissianti classificazioni di genere. “Medusa”, per usare le parole dello stesso autore, è soprattutto la storia di “una mente in stato di liquefazione“. Un ventenne ossessionato dagli extraterrestri e dall’idea di compilare un “Dizionario semiologico abissale” trascorre le vacanze estive con i genitori, sulla costa tirrenica. Gioca a ping-pong, fantastica sulle ragazze, “commercia” con gli alieni e tenta faticosamente di tenere a bada la sua psicosi. Durante una festa in casa dei ricchi zii, perso ormai il controllo, decide di partire verso la riviera romagnola in compagnia di tre amici d’infanzia cinici e irrequieti. Una fuga, o per meglio dire “un autoinseguimento” che finirà inesorabilmente per mettere il giovane protagonista a confronto con i suoi peggiori fantasmi.

“Ti insegniamo noi! Noi chi? Le amichette culi dislessici? I compagnucci analfabeti? Annaspo all’idea di quali orrori possano sprigionarsi da tre lettere. Di ogni parola sempre ho sospettato, diceva il mio mentore Scardanelli, ma su tutte quelle che risucchiano i più nell’uno. Noi amici, noi nemici, noi buoni, noi cattivi, noi neri, noi bianchi, noi maschi, noi femmine, noi scemi, noi svegli, noi padri, noi figli? Noi scarafaggi?”

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Letture

Emma Cline – Le ragazze: l’esordio letterario dell’anno

Per il suo primo romanzo, Emma Cline punta sulla storia nera di un’adolescente “invisibile” in cerca di sé stessa.

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Emma Cline – Le ragazze -Einaudi

“Le ragazze annuncia l’arrivo di una voce formidabile nella narrativa americana”.

Jennifer Egan


di CasaLibri

Salutato da buona parte della critica come “l’esordio letterario dell’anno”, “Le ragazze”, della ventisettenne Emma Cline, è uno di quei romanzi che si lasciano divorare fin troppo rapidamente. Il libro (Einaudi, traduzione di Martina Testa) narra la storia di Evie Boyd, una quattordicenne alla costante ricerca di qualcuno che sappia apprezzarla. Figlia di genitori separati e praticamente inesistenti, Evie tenterà senza successo di riconoscere un accenno di approvazione nelle amiche di scuola, nei ragazzi e persino nell’amante del padre. Un percorso disperato e doloroso che si risolverà solamente nell’incontro con Suzanne, una delle donne della comune -siamo nella California del 1969- in cui la giovane protagonista del racconto troverà rifugio e considerazione. Trascinata in un vortice di sesso, droga e violenza, Evie riuscirà a scoprire la sua identità solo dopo aver sfiorato l’orrore dell’omicidio.

“Quella fu la prima volta che vidi Suzanne: i suoi capelli neri ne segnalavano, anche da lontano, la diversità, il sorriso che mi aveva rivolto era diretto e aveva un’aria di valutazione. Non riuscivo a spiegarmelo, lo strappo che avevo provato guardandola. […] E cosa aveva visto la ragazza guardando me?”

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